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Allergologia ed Immunologia clinicaNews

Rinite Allergica

By 23 Giugno 2014Gennaio 28th, 2019No Comments

La rinite è una malattia infiammatoria della mucosa nasale caratterizzata da sintomi quali ostruzione nasale, scolo nasale, prurito al palato, starnutazioni. Spesso si associa a disturbi oculari come prurito e lacrimazione; si parla, in questo caso, di oculorinite. I sintomi sono di solito scatenati da allergeni come i pollini, gli acari della polvere domestica, il pelo di animali e le muffe.

Tra i pollini quelli più comunemente responsabili di malattie allergiche sono:

1

le Graminacee, tra le quali si distinguono specie coltivate, come il granturco, l’orzo e specie infestanti. Sono piante presenti per il 75% al Nord, per il 60% al Centro e per il 40% al Sud Italia. Il loro polline è presente dall’inizio della primavera fino all’estate;

2

la Parietaria, chiamata anche erba muraiola perché cresce sui muri; è presente in varie specie su tutto il territorio italiano. La specie più diffusa al Sud Italia è la Parietaria Judaica. La sua fioritura è pressochè perenne, ma il picco di pollinazione si raggiunge tra marzo e settembre;

3

l’ Olivo o Olea Europea è una specie arborea diffusa al Centro e Sud Italia. Il polline è presente nei mesi di maggio-giugno e può raggiungere livelli molto elevati, provocando sintomi respiratori molto intensi.

4

Il polline di Cipresso ha acquisito notevole importanza negli ultimi vent’anni a causa di una politica di rimboschimento e per motivi ornamentali per parchi e giardini. I generi più rappresentati nel Sud Italia sono il Cupressus Sempervirens e il Cupressus Arizonica. I sintomi della pollinosi da Cupressacee sono rappresentati soprattutto da congiuntiviti nel periodo novembre-marzo, ma possono comparire anche riniti e asma.

5

L’Acaro della Polvere è un altro comune allergene che causa la rinite allergica. Il Dermatophagoides pteronissinus, la specie più comune, cresce meglio in ambienti caldi e umidi (con temperature comprese tra i 20-25 °C e una umidità relativa del 70-80%). Dato che l’acaro della polvere è presente tutto l’anno, i sintomi da esso causati tendono ad essere persistenti ma alcuni pazienti osservano un peggioramento in primavera e durante l’autunno quando l’umidità e la temperatura sono ideali per la sua crescita. Le particelle di allergene dell’acaro, essendo molto più piccole dei pollini (circa 3 mm di diametro), vengono filtrate con maggiore difficoltà dal naso e si depositano nei bronchi causando rinite ed asma.

Le sedi della casa a maggior densità di acari sono il letto (materassi, copri materassi, cuscini, coperte…), le poltrone imbottite e in generale tutti gli arredi sui quali trascorriamo molto tempo.
Da queste sedi gli acari si diffondono man mano nell’ambiente circostante, annidandosi preferenzialmente in tutti quei materiali che raccolgono più polvere, come pavimenti, tappeti e moquette, tendaggi, peluches e libri.
Per i soggetti predisposti all’allergia agli acari o per chi presenta alcuni sintomi di allergia, ecco 5 suggerimenti alla portata di tutti per ridurre sensibilmente il numero di acari negli ambienti domestici:

  1. Tenete a mente che gli acari hanno bisogno di un ambiente caldo ed umido. Mantenere la casa (e in particolar modo la camera da letto) ad una temperatura inferiore ai 20°C costituisce una condizione ancora confortevole per un essere umano, ma molto ostile per la sopravvivenza degli acari.
  2. Ricordate di arieggiare spesso le stanze della casa più volte al giorno. Questo aiuterà ad abbassare il livello di umidità dell’aria che si accumula particolarmente nella camera da letto durante la notte.
  3. Il provvedimento più importante è sicuramente ridurre la quantità di polvere il più possibile. Quindi pulite spesso e accuratamente la casa (possibilmente con le finestre aperte), spolverate i mobili con un panno umido o con un panno antistatico. Utilizzate un aspirapolvere (è in grado di eliminare molta polvere, assieme ad acari morti ed escrementi) e assicuratevi di sostituire spesso i filtri. Per la pulizia di moquette, tappeti, divani ed altre superfici dove è difficile eliminare la polvere, può essere utile integrare alla normale pulizia l’utilizzo di uno spray anti acaro e altri prodotti acaricidi.
  4. Lavate la biancheria del letto ad una temperatura superiore di almeno 60° (il lavaggio a secco non è efficace contro gli acari).
  5. Esponete spesso al sole e all’aria materassi, cuscini, lenzuola, coperte e trapunte in modo da eliminare ogni traccia di umidità.

6

Altri allergeni sono rappresentati dai derivati epidermici di animali domestici (gatti e cani), che residuano a lungo negli ambienti anche dopo l’allontanamento dell’animale.

7Infine le Muffe o Miceti rilasciano spore allergizzanti che possono causare sintomi respiratori persistenti o limitati alla stagione estate-autunno.

Se la muffa cresce in ambienti esterni le spore vengono rilasciate nell’aria tra giugno e settembre, cioè quando le piante, sulle quali crescono le muffe, appassiscono.
I Miceti degli ambienti esterni più importanti sono: l’alternaria (cresce su ortaggi e frutta), l’aspergillus (su vegetali, fiori, fieno e terreno) e il cladosporium (che presenta due picchi: a giugno e a settembre).
I Miceti degli ambienti interni sono rappresentati soprattutto da Aspergilli e Penicilli e crescono in condizioni di umidità superiore al 50-60%, sui tappeti, muri, moquette, tappezzeria, polvere e alimenti avariati.