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GinecologiaNews

Prevenzione Papilloma Virus Umano

By 24 Luglio 2014Gennaio 28th, 2019No Comments
  • Cos’è la cervice uterina?

La cervice – o collo dell’utero – è la parte che collega il corpo dell’utero alla vagina.

  • Quanto è frequente il cancro del collo dell’utero?

In Europa, nelle donne di età compresa tra i 15 e i 44 anni, la seconda causa di morte per cancro, dopo il cancro al seno, è il cancro del collo dell’utero. Ogni giorno, 40 donne in Europa muoiono a causa di questa patologia, mentre ogni anno, in Italia, i decessi sono 1500 e circa 3500 i nuovi casi diagnosticati.

  • Qual è la causa del cancro del collo dell’utero?

A differenza di altri tipi di cancro, conosciamo la causa di quello del collo dell’utero. Il responsabile è un virus: il suo nome è papillomavirus umano (HPV).

  • Cos’è il papillomavirus?

In realtà ci sono più di 100 tipi diversi di papillomavirus, alcuni vivono sulla nostra pelle, mentre altri si trovano sulle mucose (interno della bocca, organi genitali). Fortunatamente, malgrado siano frequenti, i papilloma virus vengono eliminati spontaneamente dall’organismo nel 90% dei casi. Alcuni tipi di papillomavirus, quando vengono a contatto con gli organi genitali, possono causare diverse patologie. I papilloma virus sono molto diffusi e possono non dare sintomi. Il virus colpisce sia donne che uomini; la maggior parte delle donne e degli uomini viene a contatto con almeno un tipo di papillomavirus durante la propria vita. Esistono dei tipi di virus chiamati ad “alto rischio”, perché sono in grado di trasformare le cellule del collo dell’utero; queste cellule anormali possono, in alcuni casi e nel corso del tempo, moltiplicarsi, dando luogo a forme pre-tumorali e successivamente al tumore del collo dell’utero. La trasmissione del virus avviene tramite contatto sessuale; non è necessario un rapporto sessuale completo. Quindi il preservativo, che va comunque sempre utilizzato per la prevenzione di altre malattie sessualmente trasmesse, non è in grado di proteggere completamente dal papillomavirus.

  • Chi può essere colpito dal cancro del collo dell’utero?

Tutte le donne. Circa metà delle donne cui viene diagnosticato il tumore del collo dell’utero ha un’età compresa tra i 35 e i 54 anni, conseguenza di un’infezione probabilmente acquisita circa 20 anni prima. I papillomavirus sono molto diffusi e la maggior parte delle donne entra in contatto con il papillomavirus nel corso della vita, solitamente nei primi anni dall’inizio dell’attività sessuale. Fortunatamente, la maggior parte delle donne che entra in contatto con il virus non svilupperà il cancro.

  • Quali altre malattie può causare il papillomavirsu?

Il collo dell’utero non è l’unica zona ad essere interessata dal papillomavirsu. Infatti, i papillomavirus possono colpire, anche altre aree dove, in casi più rari rispetto al cancro del collo dell’utero, possono causare forme tumorali maligne. Alcuni tipi di papillomavirsu sono causa dei condilomi (noti anche come “creste di gallo”), lesioni non maligne, ma estremamente fastidiose e difficili da trattare.

  • Cos’è il pap-test?

Il pap-test è un semplice prelievo di un campione di cellule che permette di rilevare le anomalie a livello del collo dell’utero che precedono il tumore. Il pap-test è un esame di facile esecuzione e non doloroso che, secondo i programmi di prevenzione del cancro del collo dell’utero (screening organizzati), è raccomandato a tutte le donne di età compresa  tra i 25 e i 64 anni ogni tre anni, sempre, anche in assenza di disturbi.

  • Qual è l’importanza del pap-test?

Il pap-test è fondamentale perché consente di identificare le lesioni pre-tumorali o il cancro del collo dell’utero in fase iniziale. Nel caso in cui vengano riscontrate  delle cellule anormali, verranno effettuati esami diagnostici di approfondimento e gli eventuali trattamenti.

  • Come posso proteggermi dall’infezione da papillomavirus?

Ad oggi nessuna terapia è efficace contro il virus. L’uso del preservativo diminuisce le possibilità di contagio. La vaccinazione rappresenta l’unica arma valida per impedire l’infezione da papillomavirus.

  • Come funziona la vaccinazione?

La vaccinazione permette di sviluppare difese immunitarie (anticorpi) contro il virus. Nel momento in cui l’organismo dovesse venire in contatto con uno o più tipi di papillomavirus sarà già preparato a combatterli e quindi eliminarli; se l’organismo fosse già stato infettato da uno dei tipi di papillomavirsu presenti nel vaccino, quest’ultimo comunque non è nocivo e la protezione sarebbe limitata ai tipi di virus non ancora incontrati.

  • Quando si ritiene opportuno effettuare la vaccinazione?

Per una piena efficacia la vaccinazione deve essere effettuata prima di essere venuti a contatto con il virus. Ecco perché l’età adolescenziale o i primi anni dell’età adulta rappresentano il momento più opportuno per sottoporsi alla vaccinazione.

  • La vaccinazione può interferire con la gravidanza?

Non sono stati effettuati studi specifici sul vaccino nelle donne in stato di gravidanza e i dati sulla somministrazione accidentale di vaccino durante la gravidanza non danno indicazioni sulla sicurezza di impiego. Tuttavia tali dati sono insufficienti per raccomandarne l’uso durante la gravidanza. La vaccinazione deve, pertanto, essere rimandata a dopo il completamento della gravidanza. Il vaccino può essere somministrato alle donne che allattano.

  • La vaccinazione eliminerà la necessità di sottoporsi al pap-test?

No. Il vaccino protegge dai tipi più diffusi di papillomavirus responsabili del tumore del collo dell’utero, ma non da tutti. Il pap-test, quindi, continuerà ad essere un controllo indispensabile per ogni donna. La combinazione di vaccinazione e pap-test rappresenta la modalità più efficace  e completa per la prevenzione del cancro del collo dell’utero.