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DermatologiaNews

Micosi Superficiali

By 24 Luglio 2014Gennaio 28th, 2019No Comments

Comprendono un gruppo di infezioni eterogenee per aspetti clinici, eziologia ed epidemiologia.

Le più frequenti sono: dermatofitosi, candidosi, e pityriasis versicolor.

Le dermatofitosi o tinea sono infezioni fungine dei tessuti cheratinizzati (strato corneo, peli ed unghie), causate da un gruppo omogeneo di funghi filamentosi che hanno la capacità comune di demolire in vivo ed in vitro la cheratina.

In base alla sede anatomica interessata parliamo di :

Tinea corporis: lesioni eritemato desquamative anulari ad estensione centrifuga e risoluzione centrale confluenti spesso in chiazze a contorni policiclici delle sedi corporee glabre ad eccezione delle regioni palmo-plantari e regioni inguinocrurali;l ‘agente maggiormente coinvolto è il Microsporum canis insieme ad altre specie zoofile con l’interessamento frequente dell’età infantile. (figura 1)

Tinea faciei: dermatofitosi del volto con morfologia clinica atipica che ricorda altre dermatosi tipo rosacea , fotodermatiti, lupus eritematoso discoide.

Tinea capitis: dermatofitosi prevalentemente infantili con interessamento del cuoio capelluto,causate per lo più dai generi, Microsporum e Trichophyton,si presentano con una forma superficiale caratterizzata da capelli troncati su cute eritemato-desquamativa ed una forma profonda suppurativa con pustole follicolari e squamo-croste talora associate a linfoadenopatie satelliti.

Tinea barbae: infezione rara della regione della barba nell’adulto,, presenta una forma superficiale ed una profonda suppurativa.

Tinea manuum: interessa le regioni palmari e superficie flessoria delle dita;la forma acuta è vescico-pustolosa, quella cronica è desquamativo-ipercheratosica.

Tinea cruris: infezione della regione inguino-crurale,del pube,dell’addome,della regione perianale e dei glutei; le lesioni mostrano margini netti, eritematosi, desquamanti, talora sormontati da vescicole, mentre il centro è di colore più chiaro.

Tinea pedis: l’infezione interessa gli spazi interdigitali e la regione plantare con lesioni di tipo vescico pustoloso ad andamento acuto o di tipo squamoso-ipercheratosico cronico.

Tinea unguium: infezioni della lamina ungueale ad eziologia prevalentemente da dermatofiti; in base alle modalità di invasione della lamina, si distinguono le varietà subungueale distale, bianca superficiale e subungueale prossimale; i funghi non dermatofiti spesso si insediano su unghie con altre patologie (psoriasi, onicosi traumatica…) per cui l’infezione mostra un’evoluzione più rapida con interessamento subtotale della lamina.

ringworm Immagine 20 tinea faciei Immagine 21 tinea capitis Immagine 22 tinea barbae Immagine 23 tinea manum Immagine 24 tinea cruris Immagine 25 tinea pedis Immagine 26 tinea unguium

Le candidosi sono infezioni causate da lieviti del genere Candida,organismi ubiquitari che vivono abitualmente su cute e mucose tra cui spicca la Candida albicans.

I fattori favorenti le candidosi superficiali sono diverse, tra cui microtraumi, macerazione con iperidrosi ed occlusione, uso di detergenti e solventi, alterazione della flora microbica superficiale, presenza di altre dermopatie, ferite, gravidanza, malnutrizione, obesità, diabete, terapie con antibiotici o cortisonici sistemici.

I quadri clinici più comuni sono:

Intertrigine: le lesioni interessano la cute umida ed occlusa fisiologicamente dalle grandi pieghe o dalle piccole pieghe interdigitali delle mani e dei piedi;sono caratterizzate da ampie chiazze eritemato-macerative, di colorito rosso intenso, a bordi netti e desquamanti con nuove piccole lesioni satelliti a breve distanza dal bordo.

Perionissi ed onicomicosi: infezione comune nei soggetti diabetici ed in coloro che immergono frequentemente le mani in acqua e/o detergenti; può presentarsi con quattro tipi di manifestazioni cliniche:

  • perionissi cronica con onicodistrofia secondaria
  • onicomicosi distale-laterale
  • candidosi mucocutanea cronica
  • candidosi secondaria

Candidosi orale: colpisce frequentemente lattanti, soggetti anziani portatori di protesi, diabetici, soggetti immunocompromessi, pazienti in terapia cronica con corticosteroidi soprattutto inalatori.

Balanopostite e vulvovaginite candidosica: l’infezione del glande avviene per contagio sessuale da una partner affetta da vulvovaginite candidosica e si manifesta con eritema della pseudomucosa e  con presenza di vescico- pustole e di papule puntiformi; la vaginite è caratterizzata da eritema, edema e piccole vescico-pustole confluenti a livello della cute vulvare, eritema, edema della mucosa vulvare e vaginale con perdite biancastre cremose; si associano spesso a prurito, disuria e dispareunia.

Immagine 27 intertrigine candidosica Immagine 28 intertrigine candidosica

La pityriasis versicolor è una comune infezione ad andamento cronico-recidivante, non contagiosa, causata da miceti del genere Malassezia, lievito saprofita e si ritrova nello strato corneo e nell’acroinfundibolo del follicolo pilo-sebaceo, in particolare a livello di aree ricche di ghiandole sebacee come volto, cuoio capelluto, parte alta del tronco; interessa i giovani adulti localizzandosi al torace; il quadro clinico è tipico e caratterizzato da chiazze a limiti netti, rotondeggianti isolate o confluenti in chiazze a contorni policiclici, ricoperte da squame furfuracee o pitiriasiche, non aderenti; il colorito varia dal bianco al rosa, al camoscio,al caffè latte fino al bruno in funzione di diversi fattori, tra i quali tempo di comparsa delle lesioni,eventuale risposta infiammatoria dell’ospite, esposizione al sole, interazioni con il processo di melanogenesi, colore della pelle del paziente.

Immagine 29 pitiriasi versicolor Immagine 30 pitiriasi versicolor